Il lockdown ha provocato in tutti noi disagio, ansia, paura.
Anche ciò che prima ci sembrava banale come il semplice fare la spesa, è diventato una fonte di stress e preoccupazione per la salute.
La pandemia ha inciso su tutti noi è vero, ma per le persone già fragili, per quelli isolati negli ospedali o nelle case di cura affrontare questo periodo è stato ancora più difficile.
È partendo da questo pensiero che abbiamo deciso di attivare il progetto RadioSì in collaborazione con Hackability e Torino + Cultura Accessibile, con il sostegno della Fondazione CRT.
Il progetto prevede la creazione di podcast da parte di un gruppo di persone con disabilità cognitive acquisite, per raccontare come hanno vissuto il periodo di lockdown.
Perché il podcast?
Perché il raccontare agli altri permette di “organizzare” il proprio mondo interiore. E organizzando ciò che si ha dentro, si può dare un significato comprensibile all’esperienza vissuta.
La narrazione inoltre permette “di uscire” dal ruolo del protagonista e “andare” verso un ruolo di spettatore permettendo così alla persona di creare quel distacco emotivo necessario per elaborare e superare l’esperienza negativa.
Perché fare un gruppo?
Prima della registrazione del podcast ogni esperienza verrà condivisa tra i partecipanti al progetto. La condivisione con altre persone permette il confronto, l’apprendimento di strategie per affrontare la sofferenza e fa capire come la propria vulnerabilità sia in realtà una condizione comune e non di emarginazione.
Con questo progetto cercheremo di:
I podcast verranno poi condivisi e diffusi con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle disabilità cognitive acquisite e per sostenere le persone che vivono in condizione di solitudine.
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