Si apriranno nei prossimi giorni i tavoli di lavoro in vista della costruzione della prima Agenda della Disabilità in Italia, cioè un piano d’azione concreto con il fine di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Il progetto si chiama Agendo Per l’Agenda, e mira a coinvolgere in prima battuta le organizzazioni noprofit sul territorio, e successivamente altre componenti della società civile interessate ad offrire il proprio contributo – scuole, aziende private, università, enti pubblici, cittadini, etc.
Avviato dalla Fondazione CRT e da CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino, il progetto Agendo Per l’Agenda vuole appunto promuovere un insieme di linee di azione concrete e partecipate, sperimentando modelli innovativi ed efficaci tramite suggestioni progettuali da parte delle organizzazioni che quotidianamente lavorano a supporto delle persone con disabilità, con il fine di «tratteggiare traguardi nuovi, realistici e concreti che possano diventare il fulcro dell’agire nei prossimi anni» e «favorendo le contaminazioni tra attori territoriali diversi per ambito di azione, ruolo e mission in un’ottica di responsabilità condivisa».
I macro-obiettivi delineati per il progetto sono:
La cooperativa CIRP – Creare Integrazione Resilienza Possibilità è stata ammessa ai tavoli di lavoro per questo importante progetto, in occasione del quale intende portare il proprio contributo di esperienza e la propria metodologia di lavoro, e più precisamente negli ambiti “Sostenere le famiglie” e “Curare e curarsi”.
Porteremo avanti proposte a vantaggio di una categoria di persone solitamente poco rappresentate all’interno delle politiche sulla disabilità, come quella di coloro che diventano disabili da un punto di vista cognitivo/comunicativo e motorio, spesso improvvisamente, dopo patologie che creano lesioni cerebrali, come l’ictus o il trauma cranico. Per CIRP seguirà i lavori Stefano Monte, presidente della cooperativa.
Questi gli stimoli dati dall’organizzazione inerenti ai due tavoli a cui parteciperemo:
SOSTENERE LA FAMIGLIA
Il perimetro: la famiglia è la principale agenzia di socializzazione; svolge un ruolo educativo, assistenziale, inclusivo essenziale per la crescita della persona e per la sua relazione con gli altri contesti, con l’intorno. Ma sulla famiglia si riversano spesso carichi che ha difficoltà a sopportare a lungo e per essa vanno ideati nuovi supporti alla genitorialità, servizi innovativi alle necessità strumentali come pure di sollievo e di emergenza, favorire l’informazione e il supporto all’uso consapevole di istituti di tutela/amministrazione di sostegno e altro sia utile alla qualità delle relazioni e dei ruoli.
Quali azioni e quali progetti potrebbero sostenere efficacemente le famiglie e il loro ruolo?
CURARE PER CURARSI
Il perimetro: supportare l’accesso reale e consapevole ai servizi sanitari e riabilitativi, anche in presenza di significative compromissioni, superando ostacoli tecnici e organizzativi. Un Goal volto alla consapevolezza, alle soluzioni pratiche, alla rilevazione di ostacoli, barriere, fraintendimenti che spesso rendono inutili le migliori volontà.
La direzione è quindi verso la sperimentazione di soluzioni organizzative e formative che favoriscano, ad esempio, l’accesso e la fruizione di consultori, ambulatori anche privati; verso gli interventi di mediazione per l’accesso, l’accompagnamento, la comprensione di azioni di prevenzione primaria e secondaria. Ma ancora forse più ambiziosamente: promuovere la ricerca e l’adozione di strumentazione e soluzioni per la diagnosi che divenga possibile anche in presenza di severe limitazioni. E da ultimo: favorire i servizi di accoglienza e orientamento ospedaliero e promuovere servizi e sostegni alle famiglie in costanza di ricovero.
Con quali progetti possiamo sostenere e promuovere tutto ciò?
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